Disturbi del sonno: perché il sonno è importante
Dormire male può comportare diverse problematiche alla salute
Dormire bene non è solo una questione di sentirsi riposati al mattino: il sonno è un pilastro fondamentale della salute fisica e mentale. Tuttavia, sempre più persone soffrono di disturbi del sonno che compromettono la qualità della vita quotidiana. Scopriamo l’importanza del sonno, il ruolo che svolge nel benessere generale e le principali problematiche legate ai disturbi del sonno, cercando di capire come riconoscerli e affrontarli in modo efficace.
Disturbi del sonno: cosa sapere
Il sonno è molto importante per la nostra salute e per il benessere fisico e mentale. Mentre dormiamo, infatti, avvengono processi essenziali per il nostro organismo: vengono eliminate le tossine e tutti i processi (ormonale e metabolico, per esempio) si equilibrano. Un terzo della nostra esistenza lo trascorriamo dormendo, per questo non bisogna sottovalutare eventuali disturbi del sonno. Una cattiva qualità del sonno, infatti, può contribuire a generare problemi di salute: stanchezza cronica, deficit di memoria e di attenzione, difficoltà a prendere decisioni, irritabilità, reazioni rallentate anche durante la guida, possono influire sulla qualità della vita.
Chiunque, bambini compresi, può avere qualche problema a dormire occasionalmente, ma un disturbo del sonno è costante se:
- si ha difficoltà a dormire regolarmente;
- ci si sente spesso stanchi durante il giorno pur avendo dormito almeno 7 ore durante la notte;
- si ha una capacità ridotta di svolgere le attività quotidiane.
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Disturbi del sonno: possibili cause
I disturbi del sonno possono avere molteplici cause, spesso interconnesse tra loro. Ecco una panoramica delle principali.
1. Cause psicologiche
- Stress: pensieri ricorrenti o preoccupazioni possono rendere difficile addormentarsi o mantenere il sonno
2. Cause fisiche e mediche
- Problemi respiratori: apnea notturna, asma, congestione nasale;
- Problemi gastrointestinali: reflusso gastroesofageo.
3. Abitudini di vita e comportamenti
- Cattive abitudini del sonno: orari irregolari, uso di dispositivi elettronici prima di dormire;
- Alimentazione: pasti abbondanti o consumo di caffeina/alcol nelle ore serali;
- Sedentarietà: la mancanza di attività fisica può influire negativamente sul ritmo sonno-veglia.
- 4. Fattori ambientali
- Rumori, luci o temperature non adatte;
- Letto o materasso scomodi.
5. Farmaci o sostanze
- Farmaci;
- Sostanze stimolanti: nicotina, caffeina, droghe.
Secondo alcuni studi molti adulti hanno almeno un’esperienza occasionale di difficoltà nel riposo notturno. I disturbi del sonno sembrano inoltre essere più frequenti nelle donne rispetto agli uomini. Gli adulti lamentano di svegliarsi precocemente dopo essersi addormentati, mentre i giovani più spesso hanno difficoltà ad addormentarsi.
Quali sono i disturbi più frequenti
I disturbi del sonno più frequenti includono diverse condizioni che interferiscono con la qualità, la durata o il ritmo del sonno. Ecco i principali:
Insonnia
Il disturbo del sonno più comune. Si manifesta con difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti durante la notte o risveglio precoce al mattino, spesso accompagnati da sensazione di stanchezza durante il giorno.
Apnea ostruttiva del sonno (OSAS)
È caratterizzata da ripetute interruzioni della respirazione durante il sonno dovute al collasso temporaneo delle vie aeree superiori. Spesso associata a russamento e sonnolenza diurna.
Sindrome delle gambe senza riposo (RLS)
Provoca una irresistibile necessità di muovere le gambe, soprattutto di sera o durante il riposo, interferendo con l’addormentamento e la qualità del sonno.
Parasonnie
Comportamenti anomali durante il sonno come sonnambulismo, incubi frequenti, terrori notturni o parlare nel sonno. Sono più comuni nei bambini ma possono persistere anche in età adulta.
Disturbi del ritmo circadiano del sonno
Si verificano quando l’orologio biologico interno è fuori sincrono con il ciclo sonno-veglia naturale, come nel caso del jet lag, del lavoro a turni o della sindrome da fase del sonno ritardata.
Insonnia, ipersonnia diurna e narcolessia
L’insonnia è un disturbo legato alla scarsa qualità e quantità del sonno. Le persone che soffrono di insonnia possono avere difficoltà ad addormentarsi, a dormire continuativamente per tutta la notte o a dormire abbastanza a lungo.
Un individuo è definito insonne se dorme poche ore e se la qualità del suo sonno è insufficiente a mantenere la funzionalità durante il giorno. L’insonnia spesso è la conseguenza di cattive abitudini (per esempio coricarsi a orari sempre diversi, dormire troppo durante il giorno, consumare una cena pesante o fare poca attività fisica). Anche un ambiente disturbato o l’uso di apparecchi elettronici a letto possono compromettere il buon sonno.
L’insonnia ha ripercussioni che si estendono anche durante il giorno: gli individui che soffrono di questo disturbo lamentano sonnolenza diurna (quando è eccessiva viene definita ipersonnia) e un peggioramento delle capacità lavorative.
Il termine ipersonnia indica un disturbo caratterizzato da una eccessiva sonnolenza diurna.
Parasonnie e disturbi del movimento
I disturbi del movimento causano movimenti involontari durante il sonno oppure nella fase di addormentamento, che comportano difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno, quindi impediscono di riposare bene. Il disturbo del movimento degli arti inferiori è noto come sindrome delle gambe senza riposo.
Le parasonnie sono eventi che disturbano il sonno in varie modalità. Tra queste si segnalano: il sonnambulismo, il sonniloquio, le paralisi del sonno e l’enuresi notturna.
Problemi di sonno: cosa fare
È importante individuare la causa alla base del disturbo e capire se questa può essere rimossa. Esistono alcuni accorgimenti importanti per una buona igiene del sonno:
- andare a dormire la sera e svegliarsi il mattino sempre alla stessa ora;
- usare la camera da letto solo per dormire (e non per guardare la televisione o mangiare);
- ridurre il consumo di nicotina, caffeina e alcool durante il giorno;
- svolgere esercizio fisico regolare, ma non nelle 3-4 ore prima di coricarsi;
- esporsi con regolarità alla luce solare, per favorire il corretto ritmo circadiano.
Se queste indicazioni non sono risolutive, è bene rivolgersi a un medico specialista, in particolare quando il disturbo si prolunga nel tempo e pregiudica la qualità di vita. Per le apnee notturne e per il russamento è importante rivolgersi a un centro di medicina del sonno per identificare eventuali rimedi.
Fonti
L’integratore Melatonina IBSA può contribuire alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno, a regolare il ciclo sonno-veglia* e a favorire il naturale benessere psicologico.