I pensieri e le preoccupazioni possono comportare fatica ad addormentarsi; cosa fare?
Ritmi frenetici, impegni moltiplicati, pensieri e preoccupazioni, poche occasioni di svago: lo stress è un compagno comune nella vita moderna, e purtroppo spesso porta con sé una serie di conseguenze negative. Una di queste è la difficoltà ad addormentarsi. Quando la mente è in tumulto e il corpo è teso, trovare il sonno può diventare un’ardua sfida. Se non riesci a dormire per lo stress, comprendere i meccanismi dietro la relazione tra agitazione e sonno può aiutarti a gestire meglio entrambi e trovare possibili rimedi.
L’integratore Melatonina IBSA può contribuire alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno, a regolare il ciclo sonno-veglia* e a favorire il naturale benessere psicologico.
Il legame tra stress e sonno che non arriva
Quando si affrontano momenti particolarmente stressanti, può capitare di andare incontro a un innalzamento dei livelli di cortisolo, ormone prodotto dalle ghiandole surrenali proprio in risposta a un particolare stato di nervoso e tensione. Tra i suoi molteplici ruoli all’interno del nostro organismo, c’è quello di regolare il ritmo sonno-veglia: durante i periodi di stress, i livelli di cortisolo possono aumentare, influenzandolo in vari modi. Ad esempio, interferendo con la capacità di addormentarsi e di ottenere un sonno profondo e ristoratore.
I disturbi del sonno, infatti, possono avere varie facce: fatica nell’inizio, durata, mantenimento o qualità del sonno. Chi non riesce a dormire, può avere difficoltà al momento di coricarsi, risvegliarsi durante la notte e faticare a tornare a dormire, oppure svegliarsi troppo presto al mattino e non essere in grado di riprendere il sonno. Queste difficoltà possono verificarsi in maniera occasionale, per situazioni di stress, cambiamenti nell’ambiente o eventi della vita; a breve termine (qualche giorno o qualche settimana); in maniera cronica, se si presenta almeno tre notti a settimana per almeno tre mesi. In quest’ultimo caso può essere connessa a disturbi che richiedono il parere del medico.
La mancanza di sonno può avere un impatto significativo sulla qualità della vita perché può causare affaticamento diurno, difficoltà di concentrazione, irritabilità e altri problemi di salute fisica e mentale. Non dormire, poi, può alimentare ulteriormente lo stress, creando un circolo vizioso difficile da interrompere, con più nervosismo e tensione durante il giorno, di conseguenza.
Non dormire per lo stress: quali rimedi?
Intervenire per combattere lo stress che non fa dormire potrebbe essere vista come un’impresa insormontabile. Tuttavia, esistono accorgimenti e rimedi che potrebbero aiutare a riportare la situazione sonno a livelli di normalità. Ovviamente, come priorità e per quanto possibile, andrebbero eliminate le cause evidenti che causano stress. Nel frattempo, però, mettendo in pratica i seguenti consigli si potrebbe trovare giovamento:
- routine di sonno: mantenere una routine regolare per andare a letto e svegliarsi può aiutare a stabilizzare il ritmo circadiano e ad allenare il corpo a riconoscere quando è il momento di dormire.
- pratiche di rilassamento: tecniche come la meditazione, la respirazione profonda, lo yoga o il rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a calmare la mente e il corpo, favorendo un sonno più profondo.
- limitare stimoli stressanti: evitare situazioni o attività stressanti poco prima di coricarsi può aiutare a ridurre l’ansia e preparare il corpo al riposo. Questo può includere limitare l’uso di dispositivi elettronici, evitare notizie spiacevoli e attività stimolanti.
- creare un ambiente favorevole al sonno: assicurarsi che la camera da letto sia fresca, buia e tranquilla può contribuire a creare un ambiente ottimale per dormire. È importante alzarsi dal letto e fare altro, anziché restarci, se non si riesce a dormire.
- limitare bevande eccitanti: ci sono alcune cose da non bere per avere un buon sonno, tra queste la caffeina, specialmente nelle ore precedenti al momento di andare a letto.
L’integratore Melatonina IBSA può contribuire alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno, a regolare il ciclo sonno-veglia* e a favorire il naturale benessere psicologico.
Cosa si può prendere in caso di stress per favorire il rilassamento?
La connessione tra natura e sonno dura da secoli, da quando cioè gli esseri umani hanno intuito che certe piante vantano la capacità di favorire il rilassamento, agevolando il sonno e, talvolta, incidendo anche sul tono dell’umore.
Integratori a base di melatonina, per esempio, contribuiscono a ridurre il tempo necessario per addormentarsi. Ingredienti associati, come camomilla e lavanda, favoriscono il rilassamento (e quindi il sonno) in caso di stress. Consultare un professionista può aiutare a valutare le opzioni di trattamento appropriate, compreso l’utilizzo di integratori specifici.