La maggior parte delle persone ha una modalità di sonno cosiddetta monofasica, cioè dorme una sola volta al giorno. Alcune persone invece hanno un ritmo di sonno bifasico, cioè dormono un periodo più lungo di tempo durante la notte e fanno poi anche una siesta pomeridiana.
Il sonno polifasico è meno comune e implica un cambiamento di routine, dormendo più di due volte al giorno. Alcune tipologie di persone, come per esempio i soldati, adottano il sonno polifasico per necessità e i neonati seguono questo schema in modo naturale. I bambini, infatti, dormono più volte al giorno per brevi periodi di tempo.
Le fasi del sonno sono tre: sonno leggero, sonno pesante e fase REM, che si susseguono in quest’ordine quattro o cinque volte durante la notte. Alcune persone ritengono che con il sonno polifasico si possano eliminare la fase di sonno leggero e quella di sonno pesante, dormendo meno ore solo nella fase REM.
Dagli anni ’40 si è iniziato a sperimentare una modalità di sonno polifasica come metodo per ridurre e ottimizzare il tempo trascorso a dormire. Alcuni individui affermano di riuscire addirittura a dormire solo due o tre ore durante il giorno, spalmate in una serie di sonnellini.
Si dice che in alcuni casi quello polifasico sia il sonno dei geni, come Nikola Tesla, che alternava fasi didue ore di sonno, o Thomas Edison, che alternava fasi di quattro ore di sonno, mentre Leonardo da Vinci alternava quattro ore di veglia a un riposino di 20 minuti ad occhi chiusi, per un totale di sei periodi di riposo, cioè due ore al giorno.
Anche chi pratica alcuni sport può utilizzare il sonno polifasico. Ad esempio, il velista Giovanni Soldini durante le circumnavigazioni oceaniche in solitario alternava fasi di 30 minuti di sonno a due ore di veglia.
Il sonno polifasico è abbastanza comune nel regno animale, mentre non è molto utilizzato dagli esseri umani, che di solito seguono uno schema monofasico o bifasico.
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I principali schemi di sonno polifasico
Il sonno polifasico è una modalità che prevede di dormire più di due volte al giorno. Seguire una routine polifasica non significa necessariamente ridurre il numero totale di ore di sonno, ma molte persone adottano il sonno polifasico come modo per ridurre la quantità globale di sonno e massimizzare le ore di veglia e, quindi, il livello di attività.
Anche se il sonno monofasico è il più adottato dagli esseri umani, la vasta maggioranza di mammiferi segue un ritmo di sonno polifasico.
Ci sono alcune modalità diverse di sonno polifasico, in base alle esigenze e alle abitudini. Per chi viaggia e attraversa zone con fusi orari diversi, potrebbe significare un pisolino durante il volo aereo, per esempio, mentre per uno studente che si sta preparando per un esame potrebbe consistere in una serie di brevi periodi di sonno ogni volta che perde la concentrazione o percepisce sonnolenza.
La ricerca sull’efficacia di uno schema di sonno polifasico è molto limitata. Esistono resoconti di persone che hanno adottato questa modalità, ma non esiste nessuna forte evidenza scientifica che il sonno polifasico possa essere più benefico per la salute di quello monofasico o bifasico.
Esistono tre principali metodi di sonno polifasico:
- Metodo Everyman: consiste in un blocco di sonno di tre ore per notte con tre pisolini di 20 minuti ciascuno durante il giorno, per un totale di quattro ore al giorno di sonno.
- Metodo Uberman: prevede di fare sei pisolini di 20 minuti ciascuno ogni quattro ore, per un totale di due ore al giorno.
- Metodo Dymaxion: prevede di dormire quattro volte per mezz’ora al giorno, per un totale di due ore. I sonnellini devono essere fatti ogni sei ore.
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Benefici del sonno polifasico
Secondo gli studiosi non c’è evidenza scientifica per cui adottare uno schema di sonno polifasico sia vantaggioso rispetto a uno monofasico o bifasico, così come non c’è evidenza di un buon adattamento del corpo a un numero di ore di sonno limitato nell’arco della giornata.
Dai resoconti di persone che seguono ritmi di sonno polifasico, ci sono vantaggi e svantaggi che derivano dall’adozione di questo tipo di metodo. Il sonno polifasico può risultare utile quando non è possibile seguire un orario di sonno regolare, come durante un lungo viaggio.
Ecco alcune possibili conseguenze, positive e negative, dell’adozione di uno schema di sonno polifasico:
- Aumentata produttività
Sembra che la produttività e il livello di attenzione di una persona aumentino e che ci sia un miglioramento della memoria. È possibile che chi dorme un sonno polifasico si senta più produttivo solo perché è sveglio per un periodo di tempo più lungo e quindi riesce a concludere un numero maggiore di attività.
- Maggiore compatibilità con l’orario lavorativo
Gli schemi di sonno polifasico possono funzionare meglio rispetto al sonno monofasico per alcune persone con orari di lavoro non tradizionali, come i turni di notte, che possono disturbare il ritmo circadiano. Se si ha difficoltà a restare svegli durante un turno di notte, si può prendere in considerazione uno schema di sonno polifasico, anche se spesso può essere meglio un sonno prolungato quando possibile, aggiungendo qualche pisolino nei giorni in cui non si è riusciti a dormire abbastanza.
- Aumento dei “sogni lucidi”
Il risveglio notturno, dai racconti di chi pratica il sonno polifasico, sembra produrre un maggior numero di cosiddetti “sogni lucidi”, cioè quelli in cui si è consapevoli che si sta sognando.
- Aumento della memoria e della capacità di apprendimento
Secondo alcuni, gli schemi di sonno polifasico impatterebbero positivamente sulla capacità di concentrazione, la memoria e la capacità di apprendimento. Tuttavia, non c’è evidenza scientifica che mostri che periodi di sonno inferiori ai 30 minuti abbiano un effetto significativo in questo senso.
- Riduzione del tempo di reazione
Dormire abbastanza ogni notte migliora i tempi di reazione agli stimoli durante il giorno, impattando positivamente su alcune attività, come la guida delle automobili. Una riduzione del sonno porta a una diminuzione della rapidità di reazione.
- Interruzione del ritmo circadiano
Il ciclo di sonno naturale del corpo è influenzato dal ritmo circadiano di ciascun individuo e durante la notte si ha una forte propensione per il sonno a causa della mancanza di luce solare. Interruzioni del ritmo circadiano possono impattare negativamente sulla qualità del sonno e sul benessere generale delle persone, causando stanchezza e affaticamento.
- Privazione di sonno
Normalmente gli adulti dovrebbero dormire circa 7/9 ore per notte, mentre nessuna delle modalità del sonno polifasico prevede questo quantitativo di ore. Una mancanza di riposo notturno può causare conseguenze e problemi per la nostra salute e avere un effetto negativo sulla mente, sul cervello e sul sistema nervoso, aumentando lo stress e diminuendo il livello di energia.